Pubblico questo articolo perché le soluzioni "canoniche" di cui sono a conoscenza (se ufficialmente ne sia stata proposta qualcun'altra, francamente non mi è noto) sono soggette a compromessi che possono rivelarsi meno stringenti, qualora venga adottata una soluzione circuitale leggermente più evoluta/complessa.
Più evoluta non solo rispetto all'utilizzo "brutale" di un semplice condensatore quanto, anche, alle "sofisticazioni" proposte da Chris Kinman e da Seymour Duncan.
RIASSUMIAMO UN ATTIMO A COSA SERVE IL TREBLE BLEED?
L'articolo si rivolge segnatamente ai chitarristi elettrici (ma va?), quindi chi ha trovato questa pubblicazione e la sta leggendo, non solo è probabilmente un chitarrista, ma sa anche a cosa serve il treble bleed. Qualora non lo sapesse, se n'è scritto già abbastanza, in rete, anche in italiano. Per cui non ci spendo un'altra parola in più e passo a riassumere i pro e i contro delle tre soluzioni circuitali che ho già menzionato.
Per una migliore comprensione, nel prosieguo dell'articolo, sarebbe meglio sapere anche cosa sono e come funzionano i filtri passa alto e passa basso R-C. Non intendo, comunque, improvvisare niente di simile ad una lezione accademica (barbosa e per la quale non mi riterrei comunque all'altezza) volendo esprimermi, piuttosto, in una forma il più possibile esplicita e sintetica per il "chitarrista medio", al quale mi rivolgo.
SOLUZIONE DEL SOLO CONDENSATORE, SALDATO TRA IL POLO D'INGRESSO E IL CURSORE DEL POTENZIOMETRO DEL VOLUME
Cominciamo ad abbassare il volume della chitarra... rispetto a quando il condensatore non era stato installato, la differenza è abbastanza evidente.
"Magico", l'effetto treble bleed! Peccato che verso il fondo corsa della manopola del volume l'effetto, da apprezzato, cominci a diventare, man mano, fin troppo evidente!..
Non aggiungo altre considerazioni, se non che andando a sostituire il condensatore in servizio con un altro dalla capacità più bassa, è vero che quest'ultimo sgradito fenomeno si attenua in parte, ma si attenua anche l'effetto desiderato che si aveva nella prima parte di escursione del potenziometro.
SOLUZIONE DI KINMAN, CON RESISTORE SALDATO IN SERIE AL CONDENSATORE (QUINDI RETE RC SERIE SALDATA TRA IL POLO D'INGRESSO E IL CURSORE DEL POTENZIOMETRO DEL VOLUME)
Attenua l'effetto di "treble prevaricatore" che si evidenzia nel tratto finale (verso il fondo corsa) della manovra di abbassamento del volume.
Il problema, secondo me, è che attenua anche l'effetto treble bleed desiderato, nella prima parte di escursione, quando si inizia a chiudere la manopola del volume.
Certo, come è possibile, magari effettuando diverse prove, individuare il "valore di compromesso" che "meglio asseconda le esigenze individuali" nel caso del treble bleed ottenuto montando solo il condensatore, alla stessa maniera è possibile trovare un "compromesso ideale", volendo attuare la soluzione "alla Kinman", ravanando sia sul valore del condensatore che su quello del resistore.
SOLUZIONE DI SEYMOUR DUNCAN, CON UN RESISTORE SALDATO IN PARALLELO AL CONDENSATORE
Quanto ho appena detto vale anche in quest'altro caso...
Il funzionamento di questa implementazione, forse, è un po' meno intuitivo della soluzione proposta da Kinman, ma è pur sempre un compromesso, vediamo perché.
L'abbassamento (o innalzamento) del volume tramite la rotazione dell'apposita manopola è un fenomeno graduale che varia proporzionalmente al variare della posizione della manopola stessa (e questo è ovvio per tutti). Abbassando il volume, è altrettanto noto a tutti (credo) che anche lo "afflosciamento" del carattere sonico, in particolare la perdita di brillantezza del suono, varii accentuandosi proporzionalmente alla variazione della posizione della manopola del volume. Per questo consigliavo, possibilmente, nella prima parte dell'articolo, di andare a curiosare sul funzionamento dei filtri RC...
Dicevo: vediamo perché. Visto il CARATTERE VARIABILE (parallelamente alla posizione della manopola del volume) dei fenomeni che ho appena ricordato, dovrebbe essere intuitivo per tutti che qualsiasi condensatore oppure condensatore abbinato ad un resistore (in serie o in parallelo che sia), ESSENDO ESSI COMPONENTI A VALORE FISSO, quali che saranno i valori ad essi assegnati in fase di scelta, si tratterà sempre e comunque di compromessi! Se soddisfano pienamente con la manopola del volume poco chiusa, non possono fare altrettanto con la manopola quasi del tutto e chiusa. E viceversa, come ovvio. A questo punto il problema dovrebbe essere fin troppo chiaro.
Per la cronaca, comunque, la soluzione Seymour Duncan, pur essendo probabilmente la più diffusa, personalmente mi piace meno della proposta di Kinman, per il semplice motivo che crea già, è vero, un filtro che tende ad "adattarsi" gradualmente e continuamente al funzionamento dell'insieme per migliorarne la risposta, ma lo fa abbassando anche il valore ohmico del potenziometro del volume, visto dai pickup. A me non piace molto, ma sono problemi miei e non pretendo che eventuali lettori debbano necessariamente condividere le mie opinioni.
VENIAMO AL DUNQUE (O A BOMBA, SI DICE COSI', NO?)
Qualcuno, tra i più sagaci, ci sarà già arrivato tramite le "imbeccate" con le quali me ne sono uscito prima. Altri milioni di tecnici più o meno preparati, nel mondo e nei decenni, ci saranno già arrivati prima di me ma, come ripeto, il caso ha voluto che ciò non sia mai arrivato alla mia attenzione.
ADESSO LA PAPPA FATTA SI INTERROMPE QUI. QUALCUN ALTRO, TRA I PIU' "SVEGLI", SARA' RIUSCITO, NEL FRATTEMPO, A DIGERIRE L'OMOGEINIZZATO PER BIMBI (GUSTOSO E NUTRIENTE) CHE MI ERO PRODIGATO A PREPARARE ED IMBECCARE.
SE NON CI FOSSE RIUSCITO, MEGLIO COSI', NON CHIEDO DI MEGLIO... OGGI 24/11/17 HO DECISO DI TENERE QUESTA SOLUZIONE CIRCUITALE PER ME.
FOR ANGLOFONS (OR OTHER LANGUAGES...): PLEASE, DON'T TRY TO TRANSLATE THE ABOVE SPEECH...
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