lunedì 23 maggio 2016

SERVIZIO DI PREPARAZIONE E MONTAGGIO BATTIPENNA P90 - HOT RAIL - P90 SU STRATOCASTER E STRATOIDI


Leggendo qua e là sui diversi forum dedicati ai chitarristi, ho trovato molte storie di utenti (per la maggior parte muniti di stratoidi) che desiderano questa e/o quella modifica o aggiunta di funzione allo schema elettrico della loro chitarra.


 Molte volte stanno lì a chiedere lumi agli altri, sperando di riuscire a "carpire i segreti" del come fare per implementare correttamente la modifica desiderata.
Capita che qualcuno esperto gli risponda pure, ma poi sono loro a non poter capire e mettere in pratica i consigli correttamente, aumentando così soltanto la loro frustrazione.
 Qualche volta si tratta si riuscire a rendere splittabile un humbucker (o più semplicemente sostituire il single coil al ponte con un HB per accorgersi poi, chissà quando, che di quest'ultimo aveva collegato al circuito una sola bobina ottenendo un... nuovo "single coil"). Altre volte si cerca di mettere sul battipenna uno switch che faccia "sparire" il pickup centrale mettendo contemporaneamente il pickup al manico in parallelo con quello al ponte, per ottenere il twang da Telecaster. Qualcuno afferma che questa dovrebbe essere una funzione implementata di serie sulle Strato (e stratoidi) ma, secondo me, così facendo, i produttori potrebbero vedersi ridurre le vendite di modelli Telecaster...
Altri si accorgono che la configurazione di volume e toni originale, sulle Strat, non fa per loro e vorrebbero, magari, un solo controllo di tono per tutti i pickup che, in particolare, riuscirebbe a rendere meno "acido" quel single coil al ponte, quando usato in distorsione/overdrive.
Questa mi sembra già la casistica più ricorrente.
Cosa si fa se non si riesce a risolvere da soli il problema? Si va dal bravo guru a portata di mano, per chi ce l'ha, o dall'amico praticone che a volte ci riesce, a volte no... saldature fredde a parte.
Magari si va su ebay o sul mercatino in cerca del battipenna custom che risponda ai nostri desideri e, in effetti, qualcuno che propone qualcosa c'è, ma, francamente, almeno io non visto nessuna proposta che soddisfi già quanto ho riportato sopra.
Allora perché non farlo io, avendo (fino a prova contraria, ovviamente) le cognizioni e la manualità adatte, acquisite negli anni con circuiti audio ben più complessi di quelli di una chitarra elettrica?
Così ho deciso di preparare una serie di battipenna customizzati, partendo da quelli realizzati con materiali si economici (in particolare con pickup ceramici, che vanno meglio di quanto molti sostengano), ma comunque controllati, selezionati e cerati per bene. A parte i mini humbucker Hot Rail, (che non si possono aprire senza danneggiarli seriamente), per esempio, i sigle coil tipo Strat (humbucker tradizionali non li uso, poi capirete perché) si sottopongo sistematicamente a nuova ceratura, con miscela di cera d'api e paraffina in rapporto 1/3, a circa 70°C per una decina di minuti. Inoltre sostituisco sempre i loro fili di uscita, singoli, con del cavetto schermato professionale.
Sarebbe spiacevole, infatti, montare un battipenna per poi accorgersi di non poterci suonare ad alto volume perché il fischio ininterrotto che si produce da qualche bobina dei pickup è insopportabile...


11/09/2016   La ceratura... PRIMA






...E DOPO







13/09/16   Il livello della miscela si è abbassato, quindi ho aggiunto altra cera d'api e paraffina (sempre nel rapporto 1:3 in peso) per ripristinare il livello nel barattolo, alla prossima ceratura.








Nel video linkato qui sotto si vede proprio la ceratura di uno dei due P90 montati sulla mia chitarra. Dalla metà circa del filmato è interessante notare le bollicine di aria che lasicano l'avvolgimento del pickup e salgono in superficie, segno che in fabbrica la ceratura era stata eseguita male (nè è la prova il fatto che questi pickup, prima del trattamento, erano affetti dal fastidioso fenomeno detto "squeal")







P90 - HOT RAIL - P90 SQUIER BULLET STRAT BY ASAR




La mia Squier Bullet Strat dopo l'applicazione del battipenna superversatile P90 - Hot Rail - P90.











La stessa chitarra in versione originale (alla quale, naturalmente, potri sempre riconvertirla nel giro di pochi minuti)







Come vedete dalle foto, ho implementato un battipenna con pickup P90 (Wilkinson, ceramici) al manico e al ponte e un Hot Rail (anche ceramico) in posizione centrale, dedicato a chitarre tipo Strat.
La particolarità di questo battipenna sta nel fatto che oltre al classico selettore a cinque posizioni, una manopola del volume ed una sola manopola del tono, sono presenti ben tre switch ON/ON, di cui quello che prende il posto della manopola che regolava il tono al solo pickup centrale, serve ad escludere proprio l'Hot Rail.
Ciò permette di connettere in parallelo i due P90, come avviene in una Telecaster quando il selettore a 3 posizioni si trova in posizione 2.
Per far funzionare i due P90 in parallelo, oltre ad azionare il menzionato microswitch, occorre che il selettore a cinque posizioni si trovi in una delle tre che siano la seconda, la terza o la quarta (in prima e quinta posizione la chitarra si ammutolisce).
Degli altri due microswitch ON/ON, uno serve a splittare l'Hot Rail da humbucker con le bobine in serie a bobine parallelate (quello vicino alla manopola del volume), mentre l'altro, un push -pull azionato dalla manopola del tono, serve per escludere una bobina, trasformando così il pickup in un single coil a tutti gli effetti.
E' chiaro che tenendo in funzione una sola bobina dell'Hot Rail, qualora venisse azionato il microswitch che serve  a mettere le sue bobine in serie, il pickup si ritroverebbe elettricamente aperto e quindi non suonerebbe affatto.

Questo assetto è uno dei mio tentativi di chitarra elettrica a 360 gradi (anche se non sono proprio 360, sicuramente è di ampie vedute rispetto ai battipenna di serie), col quale ho cercato di condensare le caratteristiche peculiari tanto della Gibson quanto della Fender.
Ci ho meditato molto sopra e non mi sarebbe bastato mettere su il solito battipenna con due humbucker splittabili oppure un HSS, pure con l'humbucker splittabile.
Neanche montare dei P90 in tutte e tre le posizioni sarebbe stato l'ideale per mettere in pratica ciò che avevo in mente.
Quanto sia riuscito nel mio intento, comunque, non so fino a che punto possa spettare a me dirlo.
Ciò che forse mi rallegra maggiormente è il fatto che con una economica chitarrina di produzione moderna, con questo battipenna e pochi altri accorgimenti si può mettere su un'arma con molti tagli che può soddisfare sicuramente un certo numero di chitarristi, specialmente alle prime armi.
E' chiaro che si può replicare impiegando anche dei pickup in alnico...

Le combinazioni offerte da questo battipenna sono quindi dodici (scusate se è poco):

1) P90 al manico;
2) Hot Rail con le bobine in serie (humbucker tradizionale);
3) P90 al ponte;
4) P90 al manico in parallelo al P90 al ponte (Telecaster twang);
5) Hot Rail con le bobine in parallelo;
6) Hot Rail con una sola bobina in funzione;
7) P90 al manico in parallelo all'Hot Rail con le bobine in serie;
8) P90 al manico in parallelo all'Hot Rail con le bobine parallelate;
9) P90 al manico in parallelo all'Hot Rail con una sola bobina in funzione (Stratocaster twang 2);
10) P90 al ponte in parallelo all'Hot Rail con le bobine in serie;
11) P90 al ponte in parallelo all'Hot Rail con le bobine parallelate;
12) P90 al ponte in parallelo all'Hot Rail con una sola bobina in funzione (Stratocaster twang 1).

Il battipenna è nero a tre strati (quindi col bordo bianco). I pickup, le manopole del volume e del tono e quella del selettore a cinque posizioni sono bianchi, in quanto sostituisco le cover originali color crema dei P90 Wilkinson con altre di colore bianco.

Lo stile del battipenna, quindi, richiama quello di SRV.
Al corpo della chitarra vanno praticati quattro fori, necessari al fissaggio dei P90.
Inoltre, considerando che il corpo deve essere predisposto con gli scassi per l'alloggiamento di una configurazione HSH (come è tipico per le Squier Bullet e altre stratoidi, per esempio), per far assumere ai poli magnetici del P90 al ponte la stessa identica posizione occupata dai poli del single coil originale, devo praticare un ulteriore piccolo allargamento allo scasso, come è visibile nelle foto di sotto.
Per quanto riguarda il P90 al manico, invece, i suoi poli magnetici si ritrovano arretrati verso il ponte di un centimetro esatto, rispetto alla posizione che occupavano i poli del single coil originale. Il suono del P90 al manico, però, come sentirete dai video demo che preparerò, è comunque abbastanza profondo...
Una volta commissionatami l'elaborazione, occorre aspettare uno o due mesi per la ricezione della componentistica, dopodiché, consegnatami la chitarra, sarà pronta nel giro di pochi giorni.
Per quanto riguarda i potenziometri, sono entrambi da 500 KOhm, 24 mm (CTS o Bourns). Quello del volume è logaritmico, mentre quello del tono è lineare. Il condensatore del tono è da 22 nF in polipropilene (o con altro dielettrico, a richiesta).
Vi ritroverete con una Strato tra le più versatili mai viste!
Bloccando il ponte e sostituendo le meccaniche originali con un set di autobloccanti (come le Wilkinson WJ07 che prenderò per la mia, ad esempio), avrete tra le mani un piccolo mostro.
A differenza dell'acquisto di una Stratocaster American  Standard o di una messicana, buone anche per chi non vuole rinunciare al mantenimento del prezzo di mercato della propria chitarra, in questo caso l'approccio, specialmente per un principiante (ma non solo...) è decisamente diverso.
Infatti, spendendo una cifra inferiore ai 150 euro ci si porta a casa una Squier Bullet originale e spero che ne rimarrete favorevolmente sorpresi, come è successo a me (tenuta dell'accordatura a parte!).
Con un altro paio di centinaia di euro la si può upgradare come descritto in questo articolo, e ci escono pure le meccaniche autobloccanti.
Successivamente, volendo, si può migliorare ulteriormente sostituendo, magari, il capotasto in plastica e il ponte, specialmente per chi ci tiene ad usare il vibrato.
E' bello vedere "crescere" la propria chitarra, non trovate?
Io che non uso la leva vibrato, per adesso la lascio con il ponte bloccato.
Tra l'altro, la timbrica brillante e aperta di questa Strat, dovuta principalmente al corpo in tiglio (caratteristica che sembra piuttosto coerente con lo spirito proprio del progetto Stratocaster) sembra fare una bella accoppiata con il tono più pieno e profondo, ma sempre da vero single coil, tipico dei P90.
Se la manopola del tono viene lasciata abbassata e nessuno dei due toggle switch viene attivato, la chitarra si ritrova con tre single coil, combinabili nelle classiche cinque combinazioni delle classica Stratocaster.





Il corpo della chitarra prima dell'intervento col Dremel...



                                                                                 ...e dopo...




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sabato 14 maggio 2016

SQUIER JHP (Jacketed Hollow Point) BULLET STRAT. P90-HOT RAILS-P90. FRANKENSTRAT / FRANKENSQUIRE

07/03/2017   Finalmente ho scattato nuove foto. Avevo quasi dimenticato di aggiornare questo articolo... ma la settimana prossima dovrei pubblicare anche i video dimostrativi, non solo della mia Squier Bullet col battipenna P90 - Hot Rail - P90 super versatile, ma anche del mio diffusore acustico LEGEND V12, del finale valvolare VOYAGER X  e del preamp VOYAGER X (ancora in fase di sviluppo, è soltanto il canale pulito).
Gireremo anche un video dove il canale pulito del preamp progetto VOYAGER X verrà sostituito da una pedaliera POD HD500X.













Il 07/01/2017 ho tolto alcune foto dall'articolo, che saranno sostituite, prossimamente, da quelle che sto scattando sul progetto definitivo. Il mini-switch che agiva attivando o disattivando una delle due bobine dell'humbucker Hot Rail è stato sostituito da un push-push implementato sulla manopola del tono (unico per tutti e tre i pickup) e il grezzo battipenna provvisorio è stato sostituito da un 3 ply nero-bianco-nero.


Aggiornamento foto del 28/05/16








14/05/16 Ovvero... la messa in pratica del progetto SPG2 (prima puntata).









Wilkinson P90 a manico e ponte, con un Hot Rails in posizione centrale.

Detto così, forse, si potrebbe obiettare che sarebbe stato meglio lasciare da soli i due P90, con un selettore a tre posizioni tipo Telecaster, oppure di andare su un altro schema classico, quello con la tradizionale configurazione SSS che vede lo Strat single coil al ponte sostituito da un mini humbucker Hot Rail (magari splittabile tramite uno switch).

La particolarità della configurazione che si vede nelle foto sta anche e soprattutto nel fatto che sul battipenna sono presenti ben tre mini switch a due posizioni, i quali permettono dodici (12!) scelte timbriche diverse.

Lo switch numero 1 interviene sull'Hot Rails, permettendo di scegliere tra la configurazione con le bobine in serie, cioè humbucker vero e proprio, oppure in parallelo, soluzione che offre un segnale di uscita meno potente, ma dal profilo timbrico che, seppur accattivante, è diverso da quello di un vero single coil (piuttosto simile al twang di una Gretsch).

Infatti, con lo switch numero 2 si può escludere la bobina più vicina al manico, sempre per quanto riguarda l'Hot Rails, in modo da farlo funzionare come un single coil a tutti gli effetti.

E' chiaro che se l'interruttore numero 1 si trova nella posizione che fa funzionare le due bobine in serie, azionando il numero 2 (una sola bobina attiva) accade che l'Hot Rails viene ridotto al silenzio...
Lo switch numero 3, invece, serve ad escludere l'Hot Rail (come se non ci fosse), comunque sia stato configurato tramite gli switch numero 1 e 2, facendo in modo che quando lo switch a 5 posizioni si trova nelle posizioni 2, 3 o 4, il P90 al ponte e quello al manico si trovano connessi in parallelo, esattamente come avviene in una Telecaster quando il suo switch a 3 posizioni si trova nella posizione centrale.
Con lo switch numero 3 posizionato verso l'alto (i due P90 in parallelo con l'Hot Rail escluso dal circuito) non è possibile far funzionare da solo il P90 al manico oppure da solo il P90 al ponte.

Questo stile mi piace molto sulle Strato sunburst, ed è anche un modo per fare un piccolo omaggio al grande SRV (chissà cosa ne avrebbe pensato di una chitarra del genere?).
Per quanto riguarda il posizionamento dei pickup, come si vede nelle foto, ho cercato il più possibile di mantenere l'impostazione originale da Stratocaster.
Infatti, la fila di poli magnetici del P90 al ponte è nella stessa esatta posizione di quella del single coil classico.












L'Hot Rails occupa la stessa posizione del single coil centrale, ma ha comunque due lame, la cui posizione "media" è lo stesso quella classica, tranne quando il pickup viene fatto funzionare con una sola bobina, che è quella più vicina al ponte.

Per far coincidere la posizione dei poli magnetici del P90 al manico con quella occupata dal single coil che usualmente occupa la stessa posizione, avrei dovuto allargare consistentemente il relativo scasso. Non me la sentivo di modificare così tanto il corpo della chitarra, quindi la fila di magneti di questo P90 si ritrova di un centimetro esatto più arretrata verso il ponte. Motivo, questo, per cui ho deciso che quando l'Hot Rails deve funzionare con una bobina soltanto, si tratta di quella verso il ponte (perché così la distanza con i due P90 è più vicina a quella "media").
Il P90 al manico, comunque, suona in modo fantastico anche così.
A parte i quattro buchi per poter avvitare i P90 al corpo, ho dovuto allargare leggermente lo scasso del pickup al ponte, proprio vicino al ponte stesso, perché per quanto la Squier Bullet sia predisposta per la configurazione HSH, il P90 non sarei riuscito a montarlo come, invece, si vede si vede nelle foto.








                  Nella foto qui sopra, l'Hot Rail è configurato con le bobine in serie (switch N°1).



                                                       
                                                      Hot Rail con le bobine in parallelo













Hot Rail con una sola bobina in funzione (vero single coil) Switch N°2

     In questa stessa foto l'Hot Rai
l è stato escluso tramite lo switch n°3. Quindi funzionano soltanto i due P90, connessi in parallelo (però è necessario che il selettore a cinque posizioni si trovi sulla seconda, terza o quarta: nella foto sopra si trova in prima posizione, quindi la chitarra non suonerebbe affatto)


Le combinazioni offerte da questo battipenna sono quindi dodici:

1) P90 al manico;
2) Hot Rail con le bobine in serie (humbucker tradizionale);
3) P90 al ponte;
4) P90 al manico in parallelo al P90 al ponte (Telecaster twang);
5) Hot Rail con le bobine in parallelo;
6) Hot Rail con una sola bobina in funzione;
7) P90 al manico in parallelo all'Hot Rail con le bobine in serie;
8) P90 al manico in parallelo all'Hot Rail con le bobine parallelate;
9) P90 al manico in parallelo all'Hot Rail con una sola bobina in funzione (Stratocaster twang 2);
10) P90 al ponte in parallelo all'Hot Rail con le bobine in serie;
11) P90 al ponte in parallelo all'Hot Rail con le bobine parallelate;
12) P90 al ponte in parallelo all'Hot Rail con una sola bobina in funzione (Stratocaster twang 1).

Non credo sia necessario che mi metta a descrivere io come sfruttarle...



Nella foto qui sotto, il corpo della mia Bullet Strat prima dell'intervento chirurgico di adeguamento dello scasso che ospita il P90 al ponte. Si vede il segno del pennarello...







Nelle due foto seguenti, invece, il lavoro ultimato, dopo la lavorazione col Dremel e l'applicazione del turapori sulla "ferita"...









Bene, con questo tipo di "proiettile" credo che sarà possibile sparare anche ai tremors senza paura di non riuscire a metterli ko!


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