INTRODUZIONE.
In commercio esistono tipologie differenti di chitarre elettriche, con caratteristiche proprie che le caratterizzano fortemente, come anche lo stile musicale di chi le suona. Per fare un esempio banale, due pietre miliari da citare sono sicuramente la Gibson Les Paul e la Fender Stratocaster (alludo a quella originale di Leo Fender, con tre pick up single coil). E' quindi ovvio che, dato un chitarrista e lo strumento musicale a lui più congeniale, è opportuno che tutto il sistema di amplificazione sia ritagliato ad hoc, di conseguenza, per valorizzare al meglio la musicalità che viene fuori dai pick up mentre l'artista si esprime. E' arcinoto che pur rimanendo sempre gli stessi i componenti base di un sistema di amplificazione, le differenze strutturali e di messa a punto tra l'uno e l'altro possono essere abissali...
SSC: DI COSA SI TRATTA?
Tecnicamente è un pedale di preamplificazione che rientra nella categoria dei "clean booster" per chitarra elettrica.
PERCHE' E' DIVERSO DAGLI ALTRI?
Innanzitutto perché è stato concepito e sviluppato per le esigenze specifiche di tutti quei chitarristi (numerosissimi) il cui strumento di elezione è la Stratocaster (e tutte le cosiddette "stratoidi", che la imitano più o meno felicemente) in configurazione SSS. La SSC si prefigge, allo stesso tempo, due obiettivi tanto ambiziosi da risultare già non facili da perseguire singolarmente:
1) estendere la versatilità delle Strato, il cui tallone d'Achille (leggi anche "Il tallone d'Achille della Stratocaster", su Accordo.it) è il pick up al ponte quando si desidera una distorsione potente e incisiva, come quella tipica delle ritmiche rock e metal. Infatti, in questo frangente il single coil al ponte lascia spesso a desiderare un output più consistente e una timbrica meno "acida" e "tagliente", quindi più piena e corposa nel range delle basse e medio-basse frequenze.
Versatilità significa, quindi, possibilità di strizzare l'occhio a timbiche caratteristiche (anche molto diffuse e desiderate) che però non rientrerebbero nelle normali possibilità tipiche della Strato. Ho fatto l'esempio clamoroso del pick up al ponte usato da solo in distorsione, ma non dimentichiamo che la Strato ha altri due pick up e altre quattro configurazioni possibili, da sfruttare al meglio...
2) Valorizzare al massimo le caratteristiche timbriche e dinamiche dello strumento (e il tocco del musicista) in qualsiasi contesto possibile!
PRECISAZIONE NECESSARIA?
I "pianeti" di questo pedale sono stati concepiti e sviluppati concentrando ogni sforzo intorno ad un unico "sole" che è, come già detto, la Stratocaster in configurazione SSS.
Non soltanto il controllo COIL OVERWOUND, ma tutta la macchina.
Volendo citare un certo approccio olistico, si può davvero affermare che "l'insieme è superiore alla somma delle sue parti". Potrà sembrare troppo filosofico, ma è proprio così!
Come mai nessuno aveva mai pensato ad una struttura come quella della Stratostation Signal Controller, prima d'ora? Per quanto mi riguarda non so se è davvero così e neanche mi interessa saperlo con certezza. Però se davvero così fosse, l'unica spiegazione che mi sentirei di dare è che nessuno, né industriale né tantomeno artigiano, probabilmente, ha mai proposto al pubblico un circuito preamplificatore con uno stadio di ingresso così prestante (sotto tutti gli aspetti), vero centro di gravità permanente grazie al quale, tra l'altro, il circuito simulante il COIL OVERWOUND assume una funzionalità così realistica e naturale. Infatti, come dovrebbe essere intuibile, se il segnale proveniente dai pick up della nostra Strato non venisse PRIMA preamplificato sufficientemente, non sarebbe possibile elaborarlo anche per simulare un timbro marcatamente diverso, senza perdere attacco, dinamica, definizione e il livello del segnale stesso.
Credetemi, non è sufficiente preamplificarlo con un circuito qualsiasi, ma ci voleva qualcosa di molto particolare.
Per quanto riguarda gli altri possibili utenti che la SSC potrebbe rendere felici, ci sono, ovviamente, tutti i possessori di chitarre passive dotate di pick single coil, come la Telecaster originale.
Se uno che ha la Les Paul o una Ibanez, ma anche una Strato configurata HSS, non è che collegando la sua chitarra alla SSC richia la vita... l'unico problema(?) è che usando gli humbucking, come anche i P-90, difficilmente si riuscirebbe a sfruttare il controllo COIL OVERWOUND, of course...
Visto che l'ingresso della SSC non satura neppure usando pick up humbucking, conserva, comunque, le altre sue caratteristiche superiori anche con questi altri tipi di chitarre.
COME E' STRUTTURATO.
E' dotato di:
- due circuiti preamplificatori identici, ma perfettamente separati e indipendenti (CH1 e CH2);
- due footswitch, di cui uno serve a selezionare le funzioni TRUE BYPASS / EFFECT ON e l'altro a selezionare CH1 / CH2;
- ognuno dei due canali è dotato di ben tre controlli a manopola e della propria spia luminosa di attivazione (di colore diverso per ogni canale); come potrete facilmente immaginare, uno dei controlli serve per gestire l'ampiezza del segnale che viene inviato all'esterno (OUTPUT LEVEL). Un altro controllo non poteva che essere il classsico TONE, che non ha bisogno di ulteriori presentazioni, I suppose... E il terzo controllo a cosa potrà mai servire? Magari è un ulteriore controllo di tono?.. Se proprio vogliamo, possiamo anche affermare questo e non sarebbe, elettronicamente parlando, del tutto sbagliato. Il "misterioso" terzo controllo è un particolare filtro, "cucito addosso" al classico pick up single coil. L'ho chiamato PICK UP OVERWOUND e a questo punto avrete capito perfettamente a cosa serve... Ebbene si, se la manopola viene tenuta a zero, il filtro non interviene e il timbro dei nostri single coil (magari dei vintage in AlNiCo V) non viene minimamente alterato. Se invece la manopola viene ruotata, ecco che, gradulamente, è come se per "magia" la bobina del o dei single coil azionati venisse sovravvolta, fino al fondo corsa dove il timbro ottenuto ricorderà particolarmente da vicino quello del leggendario pick up P-90!
Senza ritoccare la manopola OUTPUT LEVEL, a parte la variazione timbrica (che non ritengo abbia bisogno di ulteriori presentazioni) vi accorgerete che anche il livello di uscita si è, comunque, alzato un pochino. Resta comunque il fatto che trattandosi di un booster, il livello di uscita potrà essere alzato (più corretto dire regolato) a piacimento, quindi la "voce" della nostra Strato risulterà comunque più potente, volendo, di qualsiasi humbucking esistente, anche se attivo! Insomma, come si suol dire, "se non è vera, è ben raccontata", nel senso che chi avrà modo di provare questo pedale, non potrà negare che il suono sarà molto simile a quello ottenibile dai veri P-90 e in certi aspetti sarà addirittura migliore.
Scusate se è poco.
- oltre all'ingresso ad alta impedenza e al nomale OUTPUT MONO, è dotato di prese SEND e RETURN in entrambi i canali. Quindi sono presenti, in totale, sei prese jack mono.
Se non fosse immediatamente evidente, ciò significa che oltre a poter pilotare due sistemi di amplificazione separati (uno per canale), si può inserire qualsiasi tipo di effetto (di compressione o di modulazione) in uno o in entrambi gli FX loop.
ALTRI PARTICOLARI DEGNI DI NOTA.
L'alimentazione è a ben 24V. Mi dispiace, ma si tratta di circuiti più evoluti del solito e farli lavorare a soli 9V (la abituale tensione di batteria) avrebbe ridotto significativamente le non comuni prestazioni di questo pedale, sotto tutti gli aspetti. Chi dispone di un alimentatore (anche cinese da pochi euro) che eroghi dai 24 ai 27V (però occhio alla polarità), potrà utilizzarlo con piena soddisfazione e il pedale esibirà, comunque, una silenziosità fuori dal comune. Chi preferisce spendere qualcosa in più, invece, potrà avere l'alimentatore ad hoc che ho progettato e realizzato io.
L'uscita (o, se preferite, le uscite) è a bassa impedenza, in quanto i preamplificatori sono dotati di circuiti buffer particolarmente prestanti che, tra l'altro, non alterano apprezzabilmente i contenuti dinamico e armonico del segnale trattato, ma ne abbasssano, appunto, significativamente l'impedenza, con tutto quello che ne consegue in termini di interfacciabilità con gli effetti inseriti e come insensibilità alla lunghezza dei cavi con i quali viene collegato il pedale all'esterno.
STATO ATTUALE DEL PROGETTO.
Prototipo messo a punto e pienamente soddisfacente. Sono in attesa della componentistica necessaria per la realizzazione del primo esemplare ufficiale.
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