A parte il fatto che la prova andrebbe ripetuta, secondo un certo metodo scientifico di gelileiana memoria, almeno in due o tre altri amplificatori diversi dal primo (anche se poi, negli amplificatori per chitarra elettrica, le differenze circuitali e quindi le prestazioni non si apprezzano a mio avviso più di tanto da un esemplare all'altro, anche se ogni chitarrista che non ha mai provato qualcosa di realmente differente mi prenderà sicuramente per pazzo) per constatare se i giudizi sul suono di ogni ECC83 emanati in "primo grado" si dovessero ripetere o meno (sarebbe interessante fargliele riprovare alla cieca, cioè senza fargli sapere quale valvola è montata ogni volta), si dovrebbe sapere anche quante ore, almeno indicativamente hanno già lavorato, ogni valvola come anche tutto il resto della catena di amplificazione - amplificatore compreso.
Ciò che mi ha spinto a scrivere queste righe è stato il fatto che, nonostante per una volta avessi letto almeno un accenno a proposito di "rodaggio" delle valvole, la relativa quantificazione riferita era di... poche, pochissime ore. Non è così che si può azzardare una valutazione qualitativa sul suono di una valvola, ci vogliono molte decine di ore di funzionamento prima che i materiali emittenti depositati sui catodi vadano a regime ed emettano gli elettroni con una regolarità e uniformità sufficiente... in altri termini, che le valvole comincino "a suonare".
Senza dimenticare, poi, che nessuna valvola "suona" da sola, ma che è tutto l'amplificatore, di cui la valvola in questione fa parte, a "suonare".
Fare la voce fuori dal gregge è dura ma è un dovere quando si sa di essere nel giusto e si vuole cercare di informare quei pochi (purtroppo) che non si accontentano solo di giocare, che non sono mai stati del tutto soddisfatti da ciò che gli offre il commercio e che cercano di capire come ottenere davvero il meglio dalla propria strumentazione senza farsi necessariamente spennare di continuo da ciarlatani più o meno accreditati.
E' dura quando non si è noti al pubblico, come il sottoscritto, ma quando le cose le racconta chi ha titoli (anche accademici) a prova di praticone "bastian contrario" è sicuramente meglio. O almeno dovrebbe essere... Ancora meglio è, come mi accade sempre puntualmente, poter sperimentare sulla propria pelle ciò che è si appreso (ormai anni or sono) da chi ne sa, fino a prova contraria, più di noi.
Per cui gli cedo la "parola" volentieri, sperando che non se la prenderebbe a male per la citazione......
Articolo a firma di Luca Chiomenti (ingegnere elettronico che lavora presso il politecnico di Milano), riportato esattamente, tranne qualche grassetto, come pubblicato a pag. 49 del numero 24, Rivista Costruire Hi Fi.
IL RODAGGIO DEI COMPONENTI
Il rodaggio è una cosa che nelle elettroniche viene sempre e regolarmente trascurata, invece è importantissima e diventa clamorosa con apparecchi senza retroazione, in particolare nei monotriodi anche semplici come lo Scherzo(*). Tutti, ripeto tutti i componenti elettronici si devono rodare e cambiano comportamento dopo poche ore (possono essere due o tre come centinaia) di funzionamento. Con tutti intendo proprio tutti, non solo quelli per cui sembra ragionevole (viene comunque preso sempre sottogamba) come le valvole, ma anche i trasformatori e soprattutto i condensatori. Terminato il montaggio e verificato il funzionamento elettrico dell'apparecchio (accenderlo la prima volta ovviamente NON collegato all'impianto ma su un carico - resistenza da 8 ohm 10W va bene ma funziona anche senza carico, non patisce - poi controllatina con l'oscilloscopio o, disponendo di un tester, verificare bene le tensioni indicate in vari punto nello schema) comincia il vero e proprio rodaggio. Collegate pure l'ampli a sorgente e diffusori, ma non aspettatevi un granché all'inizio, anzi potrebbe essere deludente. Non preoccupatevi: ci saranno dei cambiamenti consistenti (in meglio ovviamente) già nei primi due giorni. Non solo i diffusori, ma anche gli ampli si rodano meglio con il segnale, per cui usatelo pure come sottofondo ma fatelo funzionare il più possibile, l'ideale è non spegnerlo mai per molti giorni (il mio, per esempio, resta acceso perennemente, giorno e notte). Lasciarlo acceso senza segnale è , infatti, meglio che spento; il consumo supera di poco i 40W, a livello di una lampadina piccola; il dimensionamento è generoso, il trasformatore di alimentazione stabilizza la temperatura in un paio d'ore e anche dopo molti giorni resta comunque tiepido, neppure caldo. Le valvole lavorano abbondantemente sotto la masisma dissipazione ed essendo "roba da televisori" sono progettate per durare periodi lunghissimi (molte migliaia di ore) in condizioni nettamente più pesanti di quelle dello Scherzo. Oltre ai condensatori, tra i componenti che maggiormente migliorano con il rodaggio ci sono infatti proprio le valvole, quelle fornite nei kit sono di origine russa(**) e risentono in modo marcatissimo di questo fenomeno. Si può dire che all'inizio siano quasi terribili, diventino ascoltabili non prima di 60-70 ore (aspettate quindi almeno due o tre giorni con lo Scherzo sempre acceso prima di dare valutazioni sul suono), che comincino a funzionare dopo almeno 150 ma, per andare bene davvero, ce ne vogliono almeno 300-350 (che in fondo sono solo una decina di giorni senza spegnere l'apparecchio); superate le 500 ore arrivano ad esprimersi a livelli decisamente molto alti.
Note aggiunte dal sottoscritto:
(*) Lo Scherzo è un piccolo amplificatore valvolare single ended (cioè in classe A obbligata)con ECC82 ed EL84 come valvola di potenza, progettato e proposto in kit dallo stesso Chiomenti e poi presentato proprio con l'articolo di cui l'approfondimento, da me riportato per intero, è stato tratto.
(**) per valvole di produzione russa, almeno attuale, si intendono le Sovtek, le Electro Harmonix e le Svetlana. Come si dovrebbe evincere bene dal discorso del Chiomenti, però, anche se meno marcatamente, il rodaggio è fondamentale per qualsiasi valvola di qualsiasi provenienza.
Infine, ma non per ultimo, laddove nell'articolo viene nominato "lo Scherzo", il più delle volte credo che, a occhi chiusi, si potrebbe leggere "il vostro amplificatore o altro apparecchio elettronico, specie se valvolare".
A presto!
ARTICLES INDEX / INDICE DEGLI ARTICOLI:
https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3741545381098661022#allposts
AlterSonusAudioResearch / ASAR amplification - CASSINO (FR)
CONTATTI: asar.amplification@gmail.com altersonus@gmail.com
PER IL NUMERO DI TELEFONO PREGO CONTATTARMI VIA EMAIL
Nessun commento:
Posta un commento