lunedì 4 dicembre 2023

Restauro ed elaborazione amplificatore valvolare in FONOVALIGIA LESA

LINK AL VIDEO SU YOUTUBE (COPIA E INCOLLA NEL MOTORE DI RICERCA): 

https://www.youtube.com/watch?v=LaPW_kJSh_A&t=36s   


A parte un falso contatto elettrico che affliggeva l'uscita della testina fonografica, l'amplificatore era stato stravolto nel maldestro tentativo di riparare un guasto, sicuramente attribuibile al diodo raddrizzatore al selenio.

Sostituito il diodo guasto con un più attuale UF5408 al silicio, non mi era comunque possibile restaurare l'amplificatore com'era in origine, non avendo il relativo schema elettrico. Avendo il primario del TU tre contatti, presumo che lo stadio di potenza originale, implementato con il pentodo contenuto nella ECL82, fosse configurato a ultralineare. Ho preferito comunque riconfigurare lo stadio di potenza a triodo, schema che ritengo meglio suonante rispetto sia all'ultralineare che al pentodo puro, applicando poca controreazione (locale) al solo stadio di potenza. La potenza di uscita ottenuta si è rivelata comunque più che sufficiente per l'impiego al quale le fonovaligie erano destinate. Non conosco il modello della fonovaligia. L'unica scritta che ho trovato al suo interno era "LESA 416", stampigliata sulla meccanica del giradischi. Me l'ha portata un amico al quale è stata regalata così com'era, chiedendomi se mi fosse possibile darle un'occhiata e, magari, renderla di nuovo funzionante. Mi aveva detto da subito che l'aveva provata ma, nonostante sembrasse funzionare tutto il resto, dall'altoparlante non usciva alcun suono...
Per quanto mi riguarda, visto che dal punto di vista del tempo da perderci, considerato il valore commerciale dell'oggetto non ne valesse la pena, ho deciso, un po' per sfida, un po' per cercare di accontentarlo, di effettuare comunque il restauro dedicandomici nei ritagli di tempo per circa un paio di mesi. Con l'amico avevo messo le mani avanti da subito sul tempo di attesa, ma lui ne era entusiasta comunque.


Quindi, data una certa valvola, il suo trasformatore di uscita (quasi del tutto ignoto) concepito per l'uso in ultralineare, un autotrasformatore per l'accensione del filamento, un potenziometro per il controllo del volume ed uno per il controllo del tono e un altoparlante larga banda, era da realizzarci un amplificatore in grado di sostituire quello originale. Originale che non mi era possibile replicare in quanto, come già detto, non ero in possesso del relativo schema elettrico, né tantomeno potevo risalirvi in quanto quasi tutti i componenti passivi erano già stati rimpiazzati con altri dai valori e dimensioni improbabili (come per i resistori) oppure, ormai, resi inutilizzabili dal tempo (come nel caso dei condensatori elettrolitici).

Gli unici "capitolati di progetto" certi e da ripetere nuovamente, in quanto obbligati dalle circostanze, erano i seguenti: - alimentazione con raddrizzamento a singola semionda (impossibile realizzarne una a doppia semionda - ponte di Graetz- in quanto la tensione alternata di alimentazione è direttamente quella di rete, ai cui capi è collegato anche l'autotrasformatore per l'accensione del filamento, riferito alla massa del circuito); - accoppiamento RC tra primo e secondo stadio; - polarizzazione automatica della corrente di riposo (parallelo Resistore - Condensatore connesso tra catodo e massa), sia per il triodo preamplificatore che per il pentodo di potenza.

Detto ciò, per l'alimentatore anodico ho optato per un pigreco resistivo (CRC), dal quale ho derivato, con un ulteriore ramo RC passa-basso, anche la tensione anodica per lo stadio di ingresso (che così vede un alimentatore a doppio pigreco resistivo o CRCRC). Alla fine dei conti, per realizzare il nuovo amplificatore, oltre al diodo raddrizzatore UF5408, ho impiegato una manciata di resistori e condensatori.





FONOVALIGIA VALVOLARE LESA 416(?)





CIRCUITO DELL'AMPLIFICATORE PRIMA DEL RESTAURO... un piccolo disastro in tipico stile "Càsciata", di nardiana memoria. Per la serie " non so dove mettere le mani, ma ci provo lo stesso!





TELAIO DOPO LA QUASI COMPLETA RIMOZIONE DEI COMPONENTI PREESISTENTI. Resteranno al loro posto soltanto: la valvola ECL82 col suo zoccolo, i due potenziometri dei controlli di volume e tono, il condensatore del controllo di tono, l'autotrasformatore deputato all'erogazione dei 6,3VAC per l'accensione del filamento (la tensione anodica viene invece prelevata direttamente dalla rete domestica). Verrà invece rimosso il responsabile del mancato funzionamento della fonovaligia, cioè il diodo raddrizzatore al selenio, componente non troppo affidabile il quale, infatti, aveva ormai gettato la spugna divenendo inservibile.





L'AMPLIFICATORE RIFATTO EX NOVO, con il pentodo di "potenza" della ECL82 connesso, questa volta, a triodo. Di conseguenza il nuovo amplificatore della fonovaligia è costituito da due stadi a triodo funzionanti in classe A single ended. Allo stadio di potenza ho applicato poca controreazione locale coinvolgendo il secondario del trasformatore di uscita. E' servita per migliorare leggermente la distorsione, data la qualità non eccelsa del trasformatore di uscita. Il triodo dello stadio di ingresso è polarizzato con 118V fra anodo e catodo e corrente anodica di 1,4mA, potenza dissipata a riposo 0,165W (limita massimo consentito = 1W).
Il pentodo (connesso a triodo) è polarizzato con Vak = 230V, Ia = 30,3mA (di cui 25,3mA nell'anodo e 5mA nella griglia schermo, protetta da un resistore da 470 ohm), per una dissipazione complessiva a riposo di circa 7W. Il limite di dissipazione massima prevista per il solo anodo è di 7W, mentre quella prevista dai costruttori per la griglia schermo è di 2W. Nel nostro caso siamo a 230 x 0,0253 = 5,8W per l'anodo e 228 (circa) x 0,005 = 1,14W per la griglia schermo. Sarebbero 6,94W totali, appunto.
il cablaggio, rispettando lo stile "in aria" (o, piuttosto, "per aria") tipico di questi apparecchi, l'ho realizzato come si vede nella foto, avendo ovviamente cura di rispettare le dovute distanze "di sicurezza" reciproche tra i reofori dei diversi componenti, i quali restano comunque abbastanza stabilmente ancorati ai rispettivi posti di combattimento.
Nonostante la connessione a triodo del pentodo finale, la potenza dell'amplificatore si è rivelata più che sufficiente per normali ascolti in ambiente domestico pur restando lontani dalla massima escursione consentita dalla manopola del volume. La massima potenza fruibile in uscita, che ho rilevato sostituendo l'altoparlante di bordo con un resistore da 8,2//8,2 ohm = 4,1 ohm complessivi, è stata di circa 2W RMS @ 1KHz (rilevata all'oscilloscopio, onda sinusoidale).
 Il suono che caratterizza il piccolo amplificatore si può ascoltare dal video pubblicato su YouTube, visibile con il link che si trova all'inizio di questa pagina.
Come si vede dalle foto, in parallelo all'ingresso dei 230VAC di alimentazione ho applicato un condensatore antidisturbo da 0,1uF/275V, ovviamente in classe X2, seguito da una serie/parallelo resistiva da 220 ohm avente il doppio di scopo di addolcire la carica del primo condensatore elettrolitico di filtro e di abbassare la tensione anodica al valore desiderato.
Mi preme ricordare, però, a chiunque volesse accingersi a qualsiasi lavoro di manutenzione o sperimentazione su apparecchi di questo tipo, non solo la viva raccomandazione di prendere tutte le precauzioni necessarie quando si lavora su circuiti alimentati a tensioni elevate (si tratta di centinaia di Volt!) ma che, in questi apparecchi valvolari vintage, LA CIRCUITAZIONE NON E' SEPARATA GALVANICAMENTE DALLA RETE DI ALIMENTAZIONE TRAMITE UN TRASFORMATORE, QUINDI IL CIRCUITO E' COLLEGATO DIRETTAMENTE ALLA RETE A 230VAC !!!!!!!!! 
Se non siete già abbastanza esperti di circuitazioni valvolari, questo tipo di apparecchi è sicuramente il più sbagliato sul quale mettere la mani, magari proprio allo scopo di fare esperienza. Uomo avvisato...

Infine (ma non per ultimo, anzi...) mi corre l'obbligo di esprimere il più sentito ringraziamento all'impareggiabile ingegner Cominetti Massena, per la determinante consulenza tecnica fornita allo sviluppo di questo progetto.    




lunedì 18 settembre 2023

ASAR Version TREBLE BLEED Demo

 



https://www.youtube.com/watch?v=TwhKrpdg8mE&t=27s


The typical treble bleed circuits are equipped, in addition to the normal volume control potentiometer, also with a capacitor, or a capacitor and a resistor which can be connected together in series or in parallel, depending on the version adopted. The version of treble bleed that I developed on my own consists, in addition to, obviously, the volume control potentiometer, also of a capacitor, a resistor and an additional component which determines its perfection in operation, with maintenance of the tone at "full open volume" along the entire range of the potentiometer. The pickups installed on the Squier Bullet are a set of ASAR NEODYMIUM TELE Mk I, the preamplifier is the prototype of the ASAR F-3B, the power amplifier (here prototype in dual mono version) is also solid state, based on the integrated LM1875. The speaker cabinet is home-made and based on the EMINENCE V12 LEGEND speaker. The distortion pedal is a BOSS DS-1 Distortion.


mercoledì 6 settembre 2023

 




RITRATTO DI FAMIGLIA (compreso lo "animale d'affezione", BOSS DS-1 Distortion).

Dall'alto verso il basso:

1) finale di potenza, prototipo in versione dual mono dell'amplificatore solid state da 25W, che sarà il meno potente dei miei finali a stato solido. In questo frangente è alimentato e utilizzato un solo canale

E' basato sull'ottimo e ormai ampiamente sperimentato operazionale di potenza LM1875 (lo stesso del famoso Gain Card e Gain Cloni vari). E' dotato di alimentatore esterno da 36V/2A. Non ha ancora un nome ufficiale.

La versione da 50 W, invece, sarà basata sul più grosso TDA7294 (dotato anche di uscita a MOSFET) e avrà un alimentatore, sempre esterno, da 48V/2A.


2) prototipo del mio preamplificatore F-3B, mono canale, ispirato all'Alembic F-2B, ma in versione di nuovo solid state. Ha lo stadio d'ingresso a JFET discreti (uno amplifica il segnale, l'altro gli funge da carico attivo) e uscita con TL071.

E' alimentato esternamente da un alimentatore a 24V/1A.

Il tone stack è lo stesso dell'F-2B ma, per aumentarne la versatilità, è dotato anche di controllo SLOPE, switch TREBLE SHIFT e potenziometro dei medi lineare da 20 Kohm invece che 10 Kohm (cioè raggiunge i 10Kohm a metà corsa della manopola...).

La serigrafia è provvisoria e la sostituirò presto.

E' in cantiere il prototipo dell'F-4B, sempre mono canale, ma valvolare. Avrà lo stesso tone stack dell'F-3B e sarà dotato di stadi di amplificazione (di ingresso e di uscita) a carico attivo (ECC83 che fanno da carico anodico alle ECC83 preamplificatrici, invece dei soliti resistori anodici da 100Kohm).

Quando sarà pronto anche il valvolare, presenterò insieme i due preamp in un unico articolo.


3) diffusore acustico (cassa...) 1 x 12, chiuso, realizzato intorno all'Eminence V12 LEGEND. Nel progetto è stato previsto l'impiego di pannelli di fonoassorbente in poliuretano bugnato (su tutte le pareti tranne quella frontale), flangia dell'altoparlante montata a filo con l'ampio baffle, Risultato: niente "zanzare", neanche ai volumi più bassi! il suono è sempre ottimale, a tutti i livelli di volume.



                                                                                     

                                                                                       ENGLISH


FAMILY PORTRAIT (including the "domestic pet", BOSS DS-1 Distortion).

From top to bottom:

1) power amplifier, prototype in dual mono version of the 25W solid state amplifier, which will be the least powerful of my solid state amplifiers. At this juncture, only one channel is powered and used

It is based on the excellent and now widely tested LM1875 power op amp (the same as the famous Gain Card and various Gain Clones). It is equipped with an external 36V/2A power supply. It doesn't have an official name yet.

The 50W version, on the other hand, will be based on the larger TDA7294 (also equipped with a MOSFET output) and will have an external 48V/2A power supply.

2) prototype of my F-3B preamplifier, single channel, inspired by the Alembic F-2B, but in a new solid state version. It has the input stage with discrete JFETs (one amplifies the signal, the other acts as an active load) and output with TL071.

It is powered externally by a 24V/1A power supply.

The tone stack is the same as the F-2B but, to increase its versatility, it is also equipped with a SLOPE control, TREBLE SHIFT switch and a linear 20 Kohm midrange pot instead of 10 Kohm (i.e. it reaches 10Kohm halfway up the knob. ..).

The silkscreen is temporary and I will be replacing it soon.

The prototype of the F-4B is in the pipeline, still single channel, but based on a tube circuitry. It will have the same tone stack as the F-3B and will feature actively loaded amplifier (input and output) stages (upper ECC83 section acting as anode load for the lower ECC83 , instead of the usual 100Kohm anode resistors).

When the tube version is ready as well, I will present the two preamps together in one article.

3) loudspeaker (box...) 1 x 12, closed, built around the Eminence V12 LEGEND. The project envisaged the use of ashlar polyurethane sound-absorbing panels (glued on all walls except the front one), speaker flange mounted flush with the large baffle, Result: no "buzzing mosquitoes", not even at the lowest volumes ! Sound is ever at its best, at any volume level.



domenica 22 gennaio 2023

WINDING A P90 / AVVOLGENDO UN P90

 Winding a P90 pickup (ASAR pickups lab). Avvolgimento di un pickup P90 (laboratorio ASAR pickups).