LINK AL VIDEO SU YOUTUBE (COPIA E INCOLLA NEL MOTORE DI RICERCA):
https://www.youtube.com/watch?v=LaPW_kJSh_A&t=36s
A parte un falso contatto elettrico che affliggeva l'uscita della testina fonografica, l'amplificatore era stato stravolto nel maldestro tentativo di riparare un guasto, sicuramente attribuibile al diodo raddrizzatore al selenio.
Sostituito il diodo guasto con un più attuale UF5408 al silicio, non mi era comunque possibile restaurare l'amplificatore com'era in origine, non avendo il relativo schema elettrico. Avendo il primario del TU tre contatti, presumo che lo stadio di potenza originale, implementato con il pentodo contenuto nella ECL82, fosse configurato a ultralineare. Ho preferito comunque riconfigurare lo stadio di potenza a triodo, schema che ritengo meglio suonante rispetto sia all'ultralineare che al pentodo puro, applicando poca controreazione (locale) al solo stadio di potenza. La potenza di uscita ottenuta si è rivelata comunque più che sufficiente per l'impiego al quale le fonovaligie erano destinate. Non conosco il modello della fonovaligia. L'unica scritta che ho trovato al suo interno era "LESA 416", stampigliata sulla meccanica del giradischi. Me l'ha portata un amico al quale è stata regalata così com'era, chiedendomi se mi fosse possibile darle un'occhiata e, magari, renderla di nuovo funzionante. Mi aveva detto da subito che l'aveva provata ma, nonostante sembrasse funzionare tutto il resto, dall'altoparlante non usciva alcun suono...Nonostante la connessione a triodo del pentodo finale, la potenza dell'amplificatore si è rivelata più che sufficiente per normali ascolti in ambiente domestico pur restando lontani dalla massima escursione consentita dalla manopola del volume. La massima potenza fruibile in uscita, che ho rilevato sostituendo l'altoparlante di bordo con un resistore da 8,2//8,2 ohm = 4,1 ohm complessivi, è stata di circa 2W RMS @ 1KHz (rilevata all'oscilloscopio, onda sinusoidale).
Infine (ma non per ultimo, anzi...) mi corre l'obbligo di esprimere il più sentito ringraziamento all'impareggiabile ingegner Cominetti Massena, per la determinante consulenza tecnica fornita allo sviluppo di questo progetto.